Jeremie Belpois

Barrett Foa | Capo-Fazione Lyoko Warriors

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    I counted to ten slowly using binary notation

    ASPETTO FISICO
    Anche se ha un fisico asciutto, Jeremie non è un tipo atletico ha una scarsa predisposizione agli sport. I soli muscoli che allena sono quelli delle mani che digitano di continuo su una tastiera e il suo cervello (in senso metaforico).
    Jeremie é magro e ben proporzionato per costituzione, con i suoi 175cm di altezza e i suoi 65kg di peso. Porta i capelli biondi corti, con un taglio nella norma con i lati sfumati e il ciuffo alto, mentre da ragazzino li portava con il ciuffo basso e un po' più lunghi ai lati, ma pur sempre corti. I suoi occhi sono chiari, verdi all'interno con il bordo dell'iride sull'azzurrino e qualche chiazza di giallo. Per la maggior parte del tempo si trovano dietro ai suoi occhiali da vista dalla montatura classica e medio-leggera.
    La forma del viso é allungata che finisce in una mascella squadrata e pronunciata. Le mani ampie e con dita fluenti sono la parte del corpo di cui fa più uso, allemate ormai a digitareal computer righe e righe di codici. L'abbigliamento di Jeremie é quasi sempre costituito da pantaloni sul beige o blu scuro e camicie varie con sotto sempre una maglietta.
    livello 4
    attributi fisici
    vita: 100
    vigore: 100
    forza: 6
    costituzione:6
    destrezza: 6
    attributi mentali
    intelligenza: 13
    saggezza: 12
    attributi extra
    conoscenza informatica: 11
    velocità di calcolo:10
    rapporti sociali: 6


    Jeremie Belpois
    nome: Jeremie e non ha secondi nomi che gli risulti, ma viene sempre chiamato con tono scherzoso "Einstein" dai suoi amici quando mette in pratica le sue doti intellettuali e ha successo. Quando sbaglia, in genere si rivolgono a lui con l'appellativo "Frankenstein".
    cognome: Belpois
    età e luogo di nascita: Jeremie ha 29 anni, è nato il 19 Settembre del 1991 in Francia fuori Parigi, più precisamente a Lille, ma ha studiato al Kadic a Parigi quando era ragazzo, dove alloggiava vista la distanza da casa.
    orientamento sessuale: Jeremie è etero, ma non ha mostrato un grande interesse verso le ragazze finché non ha conosciuto Aelita, di cui si è innamorato ed l'unica per cui lui abbia mai provato qualcosa.
    stato civile: Sposato con Aelita da 5 anni. Si sono sposati a Parigi dopo la laurea per poi trasferirsi a Barton , vicino all'università di Oxford in Inghilterra. Li hanno portato avanti diverse ricerche scientifiche finite anche su diverse riviste e giornali locali.
    residenza: Ha casa a Barton, ma a causa della riattivazione del Supercomputer ha deciso di tornare con Aelita in Francia e ora risiedono all'Hermitage, la casa del padre di Aelita e che si trova nel parco fra il Kadic e la fabbrica dov'è custodito il laboratorio.
    lavoro/occupazione: E' un ricercatore universitario e professore, anche se a causa del ritorno di XANA ha deciso di farsi dare una cattedra momentanea presso il Kadic, dove insegna matematica e fisica. Questo anche per tenere d'occhio dei possibili alleati del virus all'interno della scuola e anche i suoi protetti o adepti che vi sono fra i ragazzi, come Cassie Lacroix.
    fazione: Jeremie è il capo-fazione degli Lyoko Warriors, ma non è uno di quelli che combattono nella schiera dei suoi membri. Infatti lui si limita a coordinare le missioni su Lyoko, gestire l'interfaccia del Supercomputer e dare supporto tecnico alla squadra incaricata di disattivare la Torre attiva su Lyoko.
    famiglia: Michel Belpois é il padre di Jeremie con la quale lui ha un buon rapporto, ancora più stretto dopo la morte della madre in seguito a una malattia. Più volte é andato a trovarlo prima che si trasferisse in Inghilterra con Aelita, e si sentono regolarmente per telefono dato che lui abita a Lille.


    CARATTERE
    Jeremie è una persona introversa, ma con una grande intelligenza. Un genio in tutto ciò che riguarda l'informatica e gli ambiti scientifici. Il suo carattere nell'infanzia non gli ha permesso di avere molti amici, per cui quando alle medie conobbe Odd, Ulrich, Yumi e Aelita loro divennero i suoi migliori amici e la sua seconda famiglia. A volte con chi ha più confidenza tende a diventare saputello, ma in quei casi c'è Aelita a dargli una regolata quando esagera. Gentile e disponibile, Jeremie è anche una persona con un cuore grande. Si trova in difficoltà quando a che fare con ragazzini o giovani adolescenti, e non si reputa adatto a un possibile ruolo da padre. Ripone molta fiducia nelle sue capacità e abilità, a volte aspettandosi anche troppo da se stesso, cosa che emerge quando sbaglia. In quei casi va parecchio in crisi. Odia volare, specialmente da solo e non ha alcun desiderio di essere virtualizzato su Lyoko, preferendo il suo ruolo all'interfaccia del Supercomputer.

    ☞ Ha provato da ragazzo a virtualizzarsi su Lyoko ben tre volte.
    ☞ Non è bravo nella ginnastica, ma è un buon nuotatore.
    ☞ Gli piace mangiare cioccolata calda, cereali e sciroppo d'acero per colazione.
    ☞ Quando sono da soli, Aelita a volte si rivolge a lui con il nickname ( e soprannome) "Proxy-Pie".
    ☞ Ha paura di volare.
    ☞ E' appassionato di fisica quantistica.
    ☞ Si imbarazza facilmente.



    Making out with all my friends, saying it’s my fault again. It’s not gonna work this time. Cause I’m alone and I’m alright, you’re not wasting all my night yeah
    Il 9 Ottobre del 2004 é stato il giorno in cui la mia vita é cambiata e ha avuto una risvolta che io allora, un ragazzino di 13 anni, non potevo di certo prevedere. La cosa assurda é che si è trattato anche del giorno in cui mi sono innamorato. Non fu una semplice cotta, una che passa dopo pochi mesi o dopo un estate. Non sapevo come definire precisamente ciò che provai quando la vidi. La prima volta non sapevo il suo nome, ma in realtà nemmeno lei. E poi, non sapevo neanche che lei fosse umana. Quella sera avevo riattivato un vecchio supercomputer all'interno di un laboratorio, situato nelle viscere di una fabbrica abbandonata. Era vicino alla scuola che allora frequentavo, il Kadic. Un collegio di modesta reputazione e in cui anche vivevo.
    Ma tornando alla ragazza, era diversa e in molti sensi. Non la vidi in carne e ossa la prima volta, ma attraverso uno schermo, quello del laboratorio. Non sapeva dove si trovava e io non avevo le risposte che cercava. Non ricordava nulla, né dove si trovasse né chi fosse. Inizialmente pensai: "Non è reale, é un programma". Eppure il modo in cui si esprimeva non si diceva a un'intelligenza artificiale o a un personaggio di un videogioco. Mi sembrò turbata allora, spaventata dalla sua assenza di ricordi e di non sapermi dire il suo nome e come fosse finita lì, dentro una specie di costruzione circolare con flussi di dati luminosi che la circondavano. Le cose che più mi colpirono di lei furono il suo aspetto e la sua voce. Sembrava di essere di fronte a un avatar di un gioco, una ragazza dalle fattezze umane ma a cartone. I suoi capelli erano rosa, i suoi occhi verdi smeraldo e aveva le orecchie allungate come quelle di un'elfa. Aveva una voce dolce e gentile, era bello sentirla parlare. All'inizio decidemmo entrambi che si sarebbe chiamata Maya, un nome semplice e che ritenni adatto per lei. Ricordo di come quella sera feci ricerche approfondite per capire cosa quel computer contesse e da dove Maya venisse. Ma non sapevo allora che lei non era l'unica che avevo destato da un lungo sonno digitale.
    Scoprii che in realtà il supercomputer da me riattivato conteneva un intero mondo virtuale chiamato Lyoko, provvisto di un nucleo e quattro ambienti o settori diversi tra loro. Maya non seppe confermarmi se era così, visto il suo risveglio in un ambiente apparentemente chiuso e scuro, con uniche fonti di luce il pavimento sulla quale sedeva e i flussi di dati color celeste accesso. Ma con uno studio più attento dei codici e dati presenti all'interno dell'elaboratore centrale, mi resi conto che lei in realtà si trovava dentro una specie di torre.
    Il giorno dopo averla risvegliata, le consigliai di provare a uscire. Fuori dalla Torre mi confermò ciò che fui in grado di vedere dall'interfaccia grazie a lei: una grande foresta con alberi galleggianti. E si trattava di uno solo dei quattro settori. Ma i guai arrivarono poco dopo quando due esseri si palesarono davanti a lei e iniziarono ad attaccare. Cominciai a dirle di ritornare dentro la Torre, ma cadde colpita da delle specie di laser sparati da quegli esseri. Uno dei colpi la fece letteralmente cadere dentro la Torre, dove mi meravigliai di rivedere salire quelli che in teoria erano i suoi punti vita, la sua energia vitale. Ma non fu solo lei a essere attaccata quel giorno, visto che più tardi presi apparentemente una scossa a scuola presso i distributori automatici. Ulrich, un ragazzo della mia classe mi portò in infermeria, ma stavo già meglio. Non ci badai molto in un primo momento all'accaduto, ritenendolo di poco conto e continuando a pensare a Maya, la ragazza di Lyoko. Quella sera stessa, nella mia stanza, il mio computer impazzii mentre vi ero davanti. Comparve uno strano simbolo, un occhio con una lunga stecca sopra e tre sotto più piccole, mentre al centro altri due cerchi riempivano l'occhio. Quel simbolo ricordai di averlo già visto nel laboratorio segreto, ma lo realizzai solo dopo che fui attaccato dai miei robot, che io ritenevo innocui avendoli creati personalmente. In quell'occasione fu sempre Ulrich Stern a darmi una mano, liberandomi dai robot rischiando di prendere anche lui una scarica elettrica. Ulrich era gentile, e non è il tipo di ragazzo da pensare solo a se stesso, come anche era molto discreto. Per questo mi fidai quando gli raccontai tutto e lo portai alla fabbrica. Per lui ovviamente sembrò tutto assurdo, in particolare anche la mia idea di provare a portare nel mondo reale Maya attraverso gli scanner del laboratorio. Perché farlo se si trattava di un programma? Così usammo una cavia, per testare se ciò avrebbe funzionato. Ulrich mi portò un piccolo cagnolino, mi disse che era del suo nuovo compagno di stanza e io non chiesi altro. Mi sembrò di capire che allora il ragazzo che poi ho conosciuto come Odd Della Robbia e altro mio compagno di classe, fosse per Ulrich allora una seccatura. E' buffo pensare che in seguito quel laboratorio e Lyoko ci abbiano resi tutti e tre dei buoni amici. +
    Purtroppo nei giorni successivi gli attacchi a me, Ulrich e Odd non finirono. mettendo in mezzo anche una ragazza. Il primo a conoscerla e presentarcela è stato Ulrich che era con lei quando fu attaccato da una specie si sfera di energia elettrica gigante. Era un anno più grande di noi e si presentò con il nome di Yumi, un ragazza giapponese che abitava vicino alla scuola. Tutti e tre furono trasferiti e virtualizzati da me su Lyoko. Odd aveva l'aspetto di un grande gatto viola, Ulrich quello di un samurai e Yumi di una geisha. Incontrarono tutti e tre Maya in un altro settore diverso dalla Foresta, dove si trovava una torre con un alone di un colore diverso, non chiaro ma bensì rosso. Dopo che Maya vi fu entrata e digitò un codice , la torre cambiò colore e lgi attacchi cessarono. Scoprii molte cose da allora.
    Ad attaccarci era X.A.N.A., un'intelligenza artificiale intrappolata insieme alla ragazza su Lyoko e che sembrava avercela con lei, poiché lei era l'unica in grado di fermare i suoi attacchi. Da allora io, Ulrich, Odd e Yumi decidemmo di fare di tutto per portare Maya via di lì e così spegnere definitivamente quel pericoloso supercomputer contente quell'essere. Ma quel giorno coprimmo qualcos'altro su di lei: il suo nome. Si chiamava Aelita, nome che gli era comparso sull'interfaccia della torre. Da allora Lyoko divenne un po' la nostra seconda casa e trasformò il nostro gruppo in una squadra di guerrieri. Incontrammo mille difficoltà che riuscimmo sempre a superare. Scoprimmo altre verità su Aelita, come che era umana e suo padre aveva creato Lyoko e X.A.NA., e che era ancora vivo. Che era rimasta intrappolata per 10 anni senza invecchiare dentro quella realtà virtuale. Che X.A.N.A. voleva distruggere e governare sul mondo. Waldo, il padre di Aelita, diede la sua vita per distruggere quell'essere e anche se sono ormai passati 15 anni, quell'esperienza e le avventure su Lyoko ci avevano cambiati.
    Abbiamo intrapreso tutti strade diverse, ma siamo pur sempre amici, pur sempre una famiglia. Si per ognuno di noi che per Aelita. Penso a questo ogni notte da quando io e lei decidemmo di sposarci. Ogni notte che la ho accanto a me non posso fare a meno di pensare a tutto ciò che abbiamo passato insieme. E non posso fare a meno di pensare al nostro futuro ed a esserne preoccupato, perché purtroppo abbiamo fallito. X.A.N.A. è tornato, è la fuori che aspetta solo di distruggere le nostre vite. E noi siamo tornati per fermalo.
    You say that blue is your favorite color
    starring: Barrett Foa. - i do not own any of the images




    Edited by QueenNorin - 7/10/2020, 09:54
     
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