Hyerin "Kitsune" Wan ( 혜린완 )

Alexaundra Christine Schneiderman | neutrale

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    Hyerin "Jade" Wan ( 혜린완 )


    #altro
    ♦ nonostante non sia portata per le lingue parla correttamente coreano, russo (la nonna materna è infatti russa), francese e inglese, lei direbbe che si è trattato di sopravvivenza in casa più che una vera e propria passione, viste le nazionalità diverse dei genitori
    ♦ pratica Taekwondo da quando aveva sei anni: da bambina aveva troppa energia, come spesso la madre le ricordava, e pur di non averla in casa a saltellare la iscrisse al primo corso di Taekwondo che trovò
    ♦ se non stringe il proprio lupo di peluche la notte non è in grado di prendere sonno. Le è stato regalato dal padre alla nascita e da allora non se ne è mai separata
    ♦ preferisce il tramonto all'alba e la sua stagione preferita è l'inverno e il 3 è il suo numero preferito
    ♦ ha una piccola gru tatuata dietro all'orecchio, lei e suo fratello se la sono fatta appena lei compì sedici anni ( lui ne aveva già ventisei all'epoca ), per simboleggiare la lealtà e la fiducia che ripongono l'una nei confronti dell'altro
    ♦ il ricordo più caro di sua madre è un fermacapelli in giada
    ♦ ha una passione per il tea, fin da piccola ne ha sempre benuto molto, quattro o cinque tazze al giorno, e potrebbe benissimo definirsi dipendente dalla bevanda calda. Sotto il letto custodisce gelosamente la propria collezione, ampliata nel corso di undici anni e sempre pronta ad accoglierne qualche nuovo tipo. Ne ha provati a centinaia ormai, e sa riconoscerne la maggior parte, ma il suo preferito rimane comunque il mao jian ( 毛尖 ), un tea cinese che deve il suo nome alla grande somiglianza delle foglie ai pennelli per dipingere
    ♦ Hyerin preferisce di gran lunga un libro alla compagni di chiunque, la si vede spesso infatti impegnata nella lettura sorseggiando una tazza di tea bollente, seduta da qualche parte, ignorando completamente il resto del campo.
    I suoi scrittori preferiti altri non sono che Murakami e Sarah Winman, mentre è indecisa se preferisce Kafka sulla spiaggia, Tin Man o When God was a rabbit, ma nel frattempo non ammetterà mai di aver pianto alla fine di tutti e tre i libri
    ♦ ha imparato a suonare la chitarra da suo fratello







    Aspetto fisico Capelli corti e mossi, spesso tinti e, le poche volte che li ha tenuti lunghi, erano raccolti in due trecce sottili che ricadevano dolcemente ai lati del viso, incorniciando perfettamente quel viso da bambina, rotondo, così simile a quello della madre. Un viso dominato da due occhi grandi, dolci o affilati come rasoi, allungati secondo i tratti ereditati dalla madre e sempre pronti a ricercare dettagli nell’ambiente circostante, abituati a lunghe ore davanti ad uno schermo, seguendo linee e linee di codici che, a prima vista, non portano a nulla ma capaci di spalancare porte.
    Un corpo allenato dagli anni di Taekwondo, non alto certo, appena 152cm, ma flessuoso e agile come solo quello di un combattente sa essere.
    Segni particolariRaramente i capelli sono al loro colore naturale, castano chiaro, ma spesso tinti sul grigio-blu oppure biondo chiaro. Ha inoltre ben quattordici pearcing alle orecchie ed è più che normale vederla con dei cerotti alle dita dopo l'ennesima sessione di chitarra col fratello.
    Psiche [`Architetto ( INTJ-A / INTJ-T ) - gli Architetti sono definiti dalla loro tendenza a muoversi nella vita come se si trattasse di un’enorme scacchiera, dove i pezzi si spostano costantemente con considerazione e intelligenza, valutando sempre nuove tattiche, strategie e piani di emergenza, superando costantemente i propri pari al fine di mantenere il controllo della situazione, massimizzando al contempo la propria libertà di movimento. Non si intende suggerire che gli Architetti agiscano senza coscienza, ma per molti altri tipi, il disgusto degli Architetti ad agire in base alle emozioni può far sembrare che sia così e spiega perché molti cattivi immaginari (ed eroi incompresi) siano modellati su questo tipo di personalità.]
    Quando Kyong-jin la obbligò a fare quel test questo fu il suo risultato, e lei rimase stupita da quanto potesse essere esatta un’analisi fatta su internet con lo scopo di dividere il mondo in fazioni predefinite. Non era una sensazione piacevole, quella di essere capita così facilmente, fino a quel momento l’unico ad averlo mai fatto era proprio il fratello, e vedere un test su internet azzeccare così tante cose su di lei era stato … strano, troppo strano, sicuramente un qualcosa da non ripetere. Però sì, lei lo era un architetto: odiava lasciarsi guidare dai sentimenti, su quelli cercava sempre di avere un controllo ferreo, senza lasciarsi mai sfuggire una singola emozione, tenendoli ben stretti a sè, così che non interferissero con la sua vita. Non era una buona idea per un semidio lasciarsi controllare dai sentimenti no? Sopratutto se vivevano costantemente con la paura che chiunque intorno a loro potesse essere un mostro venuto ad ucciderli.
    Per il resto pianifica ogni secondo della propria giornata, ha un’agenda in cui segna qualsiasi cosa debba fare, ha bisogno di dare un ordine nelle proprie giornate o rischierebbe di impazzire. Hyerin è il tipo di persona che ha bisogno di un orario fisso, di avere un piano per la giornata appena si sveglia, di rispettarlo nei minimi dettagli e non sforare per nessuna ragione al mondo da esso.
    Una ragazza indipendente, raramente fa qualcosa che non le va di fare, soprattutto se le viene imposto. Si fida solo del proprio senso critico, del proprio giudizio, prendendo in considerazione anche arti punti di vista ovviamente, ma senza anteporli al proprio. Raramente cambia idea su qualcosa, a meno che qualcuno non riesca a convincerla che la propria idea è più corretta della sua, ma accade molto raramente e solo dopo una lunga discussione in cui lei esamina tutti i punti di vista, guarda il tuo ragionamento da ogni angolo possibile, attaccandolo per farlo cedere sotto al peso delle proprie convinzioni. Questo potrebbe farla passare per arrogante, egocentrica, e forse in parte lo è, le uniche persone che metterebbe prima di se stessa sono la sua famiglia, i suoi genitori e suo fratello. Del resto non è che non le importi, ma tende a difendere la propria persona piuttosto che qualcun altro.
    [autocrìtica s. f. [comp. di auto-1 e critica]. – Critica rivolta a sé stesso, al proprio operato o al proprio operare; anche, in uno scrittore, in un artista, la coscienza critica che egli ha del proprio lavoro o che esercita sul proprio lavoro.] Una cosa che le appartiene tanto quanto il silenzio è l’autocritica, Hyrien sembra incapace di apprezzare fino in fondo il proprio lavoro, andando alla ricerca del più piccolo errore, incapace di essere completamente soddisfatta di ciò che ha fatto. Un difetto che non è sicura di volersi togliere, dopotutto è proprio grazie a questo che è riuscita a sviluppare al meglio il proprio potere, o che riesce a concentrarsi così facilmente quando ne ha bisogno.
    [introvèrso (meno com. introvertito) agg. [part. pass. di introvertere]. – Ripiegato, rivolto in dentro, introflesso. Più com. (soprattutto nella forma introverso), di persona che ha forte tendenza all’introversione, a chiudersi nel mondo dei sentimenti e della fantasia: un ragazzo i., o di carattere i.; anche come s. m. (f. -a): è un i., un’introversa.]
    Hyerin non è una persona aperta, anzi, il contrario: adora la calma, la pace, il silenzio, il suo posto ideale è lontano da tutto e tutti, magari da sola in camera, distesa sul letto a leggere sorseggiando una tazza di un qualche tea orientale dal nome impronunciabile. Non è che abbia qualche strana fobia per la gente o la folla, anzi, da quel piano è completamente sana di mente, solo che le da fastidio il rumore, il chiacchiericcio della gente, sentire le urla eccitate dei bambini, i rumori degli allenamenti. Quei rumori le appaiono sempre distanti, ovattati, come se tra lei ci fosse un muro, una bolla che la separa dal resto del mondo e che lei non ha alcuna intenzione di rompere. Una sensazione che la accompagna da sempre, da molto prima di arrivare in Francia, un qualcosa che le appartiene fin da che possa ricordare. Non si è mai ritrovata a proprio agio con la gente, in mezzo alla confusione fa più fatica a ragionare, tutti quei piccolissimi dettagli iniziano a rimbombarle in testa, colpendola con violenza per farsi notare, per passare per primi sopra ai mille altri. I rapporti con le persone poi non sono mai stati esattamente il suo forte, anzi; preferisce di gran lunga stare sola, leggendo o sorseggiando una tazza di tea, con questo non voglio dire che possa essere scortese, si comporta in modo educato con chiunque, ma è palese che la maggior parte delle volte preferisca stare sola.
    In fatto di sentimenti poi è una frana: analizza tutto e chiunque, incapace di lasciarsi guidare dal proprio cuore non prende nessuna decisione se le sembra irrazionale, per questo l’amore per lei è un grande tabù, qualcosa che esiste ma lei preferisce di gran lunga evitare. E non perché omosessuale, anzi, con quello è arrivata a patti molto velocemente, ma proprio per la parte sentimentale della cosa, che la fa sentire inadeguata, inadatta a chiunque potrebbe voler accanto. Perchè è convinta di non essere adatta a quel tipo di sentimenti, per com’è fatta rovinerebbe solo le cose. Che poi questa sia un’idea che le ha piantato in testa Lexi, primo amore della sua vita, non lo ammetterebbe mai, ma è rimasta segnata dalle sue parole, dal suo rifiuto e da quella colpa che l’altra fece ricadere completamente su di lei. Era Hyerin quella sempre occupata a fare qualcosa, Hyerin quella che passava le giornate sui libri, era naturale che Lexi avesse cercato altro quando lei era presa da qualche vecchia pagina. Ma sarebbe troppo orgogliosa per ammetterlo, quindi ha preferito mettere una pietra sopra alla questione amore e chiuderla per sempre.



    #timeline
    → 03.08.2000 nasce a Toronto, Canada
    → 2015 trasferimento a Parigi, Francia
    → 2017 entra nella Kadic
    → 24.09.2017 incidente
    → 2018 diploma dalla Kadic
    → 2019 inizio università di fisica alla "Università Paris-Sud"
    → 05.09.20 Xana
    Fin da che poteva ricordare suo fratello era sempre stato al suo fianco, una presenza costante nella sua vita, una figura su cui appoggiarsi ogni volta che ne aveva avuto bisogno. Nonostante i dieci anni di differenza il legame con Kyong-jin non era mai stato labile, mail maggiore l’aveva lasciata incustodita, vegliando su di lei fin dai primi mesi di vita, senza fermarsi un attimo durante tutta l’adolescenza e, anzi, sfruttando gli anni tra loro come scusa per accompagnarla ovunque.
    I suoi primi anni di vita furono dunque tranquilli, Toronto e il Canada li fecero da padroni, tra i grandi palazzi, le gite fiori città, il pattinaggio e il Taekwondo, sport che suo fratello approvò molto più dei genitori, suggerendolo perfino lui per la piccola Hyerin. « 나의 작은 군인 여왕 », my little soldier queen, così la chiamava, acarezzandole dolcemente i capelli e stringendola a sé il più possibile. Insomma, nulla di troppo eclatante, almeno fino al suo primo cuore spezzato.
    Lei si chiamava Lexi, era una sua compagna di scuola, lunghi capelli castani, occhi azzurri e un sorriso malizioso che stregarono completamente la giovane, impedendole di vedere oltre la superficie di cristallo della ragazza. Fu il suo primo amore, e ultimo, come dice spesso lei, conosciutesi in classe, cliché cliché, iniziarono a passare sempre più tempo assieme. All’inizio studiavano, guardavano film sul divano ricoperte di pile e facevano le lotte coi cuscini. Kyong-jin le accompagnava a scuola il giorno dopo e lanciava occhiatacce a chiunque osasse guardare male sua sorella, mano nella mano con la sua nuova fidanzata. Ma Lexi divenne distante, prima insisteva perchè uscissero la sera, andassero a bere e ballare da qualche parte, forzando Jade a seguirla e ubriacandosi ogni volta, mettendola in pericolo quasi tutte le sere, costringendola a frequentare ambienti opposti a quello che era il suo carattere. Finchè una sera Kyong-jin non ricevette una telefonata, dall’altro lato del telefono sua sorella piangeva, diceva qualcosa su dei ragazzi, una lotta e Lexi priva di sensi. Dopo Hyerin si rifiutò di tornare ad uscire, e sembrava che anche Lexi la pensasse come lei: iniziò a smettere di insistere, niente più pressioni, niente più minacce, nulla di ciò che era stato prima. Si fece distante, spesso non rispondeva al telefono e non richiamava più, raramente era a casa e Hyerin non aveva idea di dove andasse. Forse seguirla, un pomeriggio, non era stata l’idea migliore dopotutto. Non conosceva la casa, non l’aveva mai vista, eppure non l’avrebbe mai dimenticata, impressa nella memoria insieme all’immagine di Lexi, la bocca su quella di un ragazzo a lei sconosciuto e le mani impegnate nei suoi capelli. La colpa è tua: non mi dai abbastanza attenzioni e te ne stai sempre sui tuoi libri, chi vuoi che voglia stare con te?
    Il trasferimento in Francia, a Parigi, sembrò una buona idea a tutti, un’occasione piovuta dal cielo e un nuovo lavoro per il padre.
    Blame it all on me
    because I’m the one who started the fire
    Don’t try to avoid me,
    the world is different from me

    Andava tutto bene, tutto perfetto: la loro nuova casa a Parigi, Hyerin si era appena laureato in Architettura, un pò in ritardo forse, eppure la sorella non poteva non adorare i suoi lavori, la dedizione che il maggiore metteva in qualsiasi cosa facesse e l’amore che sembrava provare per le sue creazioni. Lo invidiava, forse un pochino, e anche lei avrebbe voluto avere una passione grande quanto quella del fratello.
    Quella sera erano usciti, tutti e quattro, cena in uno dei più famosi ristoranti di Parigi, un tavolo prenotato appena saputa la data della laurea del figlio maggiore, e lo spirito di festa. Uniti come una sola persona intorno a quel tavolo, a ridere e scherzare tra un calice di vino e una bistecca, incuranti del tempo che passava. Eppure Hyerin forse l’avrebbe valutato di più, se avesse saputo.
    Erano appena usciti dal ristorante, sua madre si stringeva nel cappotto e suo fratello le mise la sua sciarpa intorno al collo, Hai scuola tu, non puoi prenderti un raffreddore. Un rumore di freni, una forte luce acceca i suoi occhi, poi buio. Al suo risveglio giaceva in un letto di ospedale, il bis incessante della macchina era l’unico rumore che giungeva alle sue orecchie.
    Dissero che un uomo ubriaco li aveva investiti, sua madre aveva cercato di spingere via lei e suo fratello, venendo colpita per prima: era molta sul colpo. Il padre morì poco dopo, seguendo la moglie e lasciando due figli, il maggiore dei quali giaceva nel letto accanto a lei.
    Fu solo grazie a suo fratello che si riprese, quella presenza costante nella sua vita che ora era diventata anche l’unica. Finì le superiori e si iscrisse a fisica, appoggiata e sostenuta dal fratello.
    They’re not words that I brought up easily
    Anyone would’ve done the same
    Even if I’m not okay
    Having a hard time like this

    « L’imputato Kyong-jin Wan è ritenuto colpevole di incendio doloso e omicidio di secondo grado » risuonava ovunque nella sua testa, quelle semplici parole che erano riuscite a portarle via anche l’unica parte di famiglia che le era rimasta. Non era stato lui, lei lo sapeva, suo fratello mai e poi mai avrebbe fatto una cosa simile, eppure la polizia si era fidata ciecamente di prove fasulle, false piste, puntando il dito verso la persona sbagliata. Dopotutto era stato semplice, loro due avevano solo loro stessi e l’idea della vendetta contro l’uomo che aveva ucciso, anni prima, i loro genitori era dolce, facile, perchè faticare quando qualcuno gli aveva servito quella storia su un piatto d’argento?
    Fu in quel periodo che trovò Xana, il supercomputer, e se inizialmente credette fosse solo una perdita di tempo, più ci pensava più la soluzione le appariva davanti agli occhi, chiara e limpida: usare Xana per scagionare il fratello. Nulla di troppo complicato, certo, la rete era una giungla, ma con la giusta indicazione anch’essa diventava un lungo corridoio. E la promessa di Xana era troppo dolce per non cederci.



    ♦ altezza 152 cm
    ♦ colore capelli argento con sfumature blu
    ♦ colore occhi bianchi
    ♦ fisico magro e atletico
    ♦ segni particolari pelle molto chiara, lattea ed occhi bianchi
    ♦ vestiti giacca nera lunga, bordo grigio chiaro e decorato con fiori ricamati in oro, camicia in stile orientale, bianco panna con bordi grigi. Pantaloni formali neri, lunghi, decorati, così come la camicia e la giacca, con fiori in oro. Scarpe lucide, nere ed eleganti.
    maschera bianca rappresentate un muso di volte, una kitsune, con un occhio verticale al centro.

    livello 2
    attributi fisici
    vita: 100
    vigore: 100
    forza: 4
    costituzione: 7
    destrezza: 7
    attributi mentali
    intelligenza: 8
    saggezza: 7
    attributi extra
    concentrazione: 7
    controllo: 7
    socialità: 3

    poteridistorsione della realtà [ Capacità di rimodellare la materia e l’energia, trasformare i pensieri o i desideri di una persona in realtà, alterare lo spazio e il tempo e persino di riscrivere le leggi della fisica. La differenza con l’onnipotenza sembra essere più che altro quantitativa: la capacità di alterare la realtà può essere debole e limitata ai dintorni del personaggio (come un’illusione), temporanea, oppure massiccia e persistente. Alcune persone possono essere in grado di resistere in vari gradi all’alterazione di realtà ]
    Alexandra è in grado di modificare la realtà intorno a sè per pochi minuti, il numero di modifiche e il tempo per cui riesce a tenerle determinano l'energia necessaria a compiere il tutto. Non è in grado di far apparire una città in un bosco, per intenderci, ma può far "piegare" una strada, un corridoio, se si concentra è in grado di far apparire oggetti che potrebbero sembrare reali, ma lo scorrere del tempo renderà la modifica sempre meno reale e tangibile.
    Non può apportare modifiche permanenti alle persone, non può farti ricrescere un arto, ma può momentaneamente farti apparire delle orecchie da gatto che però non saresti in grado di muovere essendo estranee al tuo corpo.
    Principalmente possiamo dire che i grandi limiti al suo potere siano le dimensioni, l'energia richiesta, il tempo, la sua fantasia e la concentrazione: non gli sarebbe impossibile far apparire un dinosauro in mezzo al corridoio, ma richiederebbe una grande quantità di energia e durerebbe molto poco, un minuto o due per intenderci, è piu probabile che svenga nel tentativo, così come non è in grado di modificare neanche una forchettina da tea se sta cercando di non cadere da un albero.
    armi
    ♦ senbon (千本): aghi usati dai ninja. Hanno una lunghezza dai 10 ai 25 cm, con punte su entrambe le estremità, in modo da poter essere impugnati in ogni verso. Possono essere utilizzati sia come armi da lancio, sia come pugnali o coltelli classici. Spesso, per diventare armi mortali, venivano utilizzati ricoperti di veleno.
    ♦ tessen (鉄扇), menhari-gata, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (a volte tutte, in genere 8 o 10, a volte solo quelle esterne)







    Call me a
    villain
    so what

    ♦ nome e cognome Hyerin ( in Hanja 阮 , in Hangul 완 ) , "intelligente pietra preziosa", è il significato letterale del suo nome, fu proprio suo fratello a sceglierlo, deliberando che la piccola sorellina assomigliasse ad una pietra, ma non ad una qualunque, una gemma.
    Wan ( in Hanja 慧璘 , in Hangul 혜 ) , invece, è il cognome, ereditato dal padre e in comune con il fratello, non è un cognome molto diffuso, anzi, è raro incontrare qualcuno con il suo cognome, perfino in Corea.
    Jade è il soprannome che le diede il fratello, insieme al piccolo fermaglio per capelli di giada.
    ♦ Età e luogo di nascita nasce il 3 agosto 2000 a Toronto, in Canada, da madre canadese e padre coreano
    ♦ Orientamento sessuale omosessuale
    [ omosessualità: tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita o realizzata come pratica erotica. ]
    ♦ Stato civile single, a vita aggiungerebbe suo fratello. Dopo la relazione con Lexi si è instaurato un lei un forte senso di disagio, insicurezza verso quel mondo sconosciuto che è l’amore, basando le fondamenta per quell’idea che, velocemente, si è radicata nella sua mente, convincendola che lei è il problema, non gli altri.
    ♦ Lavoro studente, al momento studia ancora, e non le dispiace assolutamente.
    Nessuno conosce la sua identità di Kitsune, hacker professionista e alleato di Xana, anche se lei lo definirebbe piu uno scambio di favori reciprochi.
    ♦ Famiglia Matilde Laurent Wan e Seojun Wan ( 서준혜 ) . La moglie di Seojun, di origini canadesi, lui coreano. Lei e il marito si incontrarono la prima volta a Toronto, lei lavorava come cameriera nel bar accanto all’ufficio di lui, lui un giovane e promettente avvocato. Suo padre le ha sempre detto di essersi innamorato di Matilde a prima vista, un vero e proprio colpo di fulmine, ma da una sola parte: ci mise ben quattro mesi per farla capitolare, presentandosi puntualmente due volte al giorno al bar e ordinando sempre lo stesso cappuccino e torta di mele, quella che aveva scoperto essere fatta tutte le mattine alle sei proprio da Matilde. Dal canto suo lei non poteva non notarlo, quei tratti così asiatici l’avevano colpita subito, ma era una donna forte e indipendente, abituata ad avere il controllo della situazione e consapevole di se stessa, quei quattro mesi furono più un test più che un vero e proprio corteggiamento, test che Seojun superò a pieni voti visto che soli cinque anni dopo i due si sposarono.
    Kyong-jin Wan ( 경진혜 ). L’adorato fratello di Hyerin, figlio di Matilde e Seojun, nonostante i dieci anni di differenza che li separano sono sempre stati estremamente legati

    ©panda & Blue- starring: Alexaundra Christine Schneiderman - I do not own any of the images



    SPOILER (click to view)
    Hyerin "Kitsune" Wan
    ♦ 20y.o. ♦ livello 2 ♦ neutral
    attributi fisici
    vita: 100
    vigore: 100
    forza: 4
    costituzione: 7
    destrezza: 7
    attributi mentali
    intelligenza: 8
    saggezza: 7
    attributi extra
    concentrazione: 7
    controllo: 7
    socialità: 3
    armi
    ♦ senbon (千本): aghi usati dai ninja. Hanno una lunghezza dai 10 ai 25 cm, con punte su entrambe le estremità, in modo da poter essere impugnati in ogni verso. Possono essere utilizzati sia come armi da lancio, sia come pugnali o coltelli classici. Spesso, per diventare armi mortali, venivano utilizzati ricoperti di veleno.
    ♦ tessen (鉄扇), menhari-gata, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (a volte tutte, in genere 8 o 10, a volte solo quelle esterne)
    poteri in lyoko distorsione della realtà: è la capacità di rimodellare la materia e l’energia, trasformare i pensieri o i desideri di una persona in realtà, alterare lo spazio e il tempo e persino di riscrivere le leggi della fisica. La differenza con l’onnipotenza sembra essere più che altro quantitativa: la capacità di alterare la realtà può essere debole e limitata ai dintorni del personaggio (come un’illusione), temporanea, oppure massiccia e persistente. Alcune persone possono essere in grado di resistere in vari gradi all’alterazione di realtà.
    Alexandra è in grado di modificare la realtà intorno a sè per pochi minuti, il numero di modifiche e il tempo per cui riesce a tenerle determinano l'energia necessaria a compiere il tutto. Non è in grado di far apparire una città in un bosco, per intenderci, ma può far "piegare" una strada, un corridoio, se si concentra è in grado di far apparire oggetti che potrebbero sembrare reali, ma lo scorrere del tempo renderà la modifica sempre meno reale e tangibile.
    Non può apportare modifiche permanenti alle persone, non può farti ricrescere un arto, ma può momentaneamente farti apparire delle orecchie da gatto che però non saresti in grado di muovere essendo estranee al tuo corpo.
    Principalmente possiamo dire che i grandi limiti al suo potere siano le dimensioni, l'energia richiesta, il tempo, la sua fantasia e la concentrazione: non gli sarebbe impossibile far apparire un dinosauro in mezzo al corridoio, ma richiederebbe una grande quantità di energia e durerebbe molto poco, un minuto o due per intenderci, è piu probabile che svenga nel tentativo, così come non è in grado di modificare neanche una forchettina da tea se sta cercando di non cadere da un albero.
    segni particolari in lyoko pelle molto chiara, lattea, ed occhi bianchi



    Edited by »Blue - 2/1/2022, 17:00
     
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